204 diffìcile arringo, e compose questo suo Giuseppe Angeleri ; dramma, com’ egli lo chiama, storico-artistico, che giovedì sera appunto si produsse sulle scene del teatro Gallo in S. Benedetto, ed ebbe l’esito più fortunato. I Funerali e danze ci avevano apparecchiati a siffatto trionfo. Il secreto sta in ciò che 1’ argomento si toglie dal comune : ha in esso novità di concetto, un crescente interesse, poiché la curiosità dello spettatore è tenuta viva e sospesa fino alle ultime scene, non si prevedendo quale debba essere lo scioglimento del nodo, ingegnosamente intrecciato : pregio quest’ ultimo, che non sempre s’ ammira nelle opere stesse drammatiche più lodate. Pur troppo questo scioglimento è funesto e si compie, senza una necessità, e senza eh’ ei sia troppo nè men preparato, con un doppio avvelenamento : infelice tributo, che l’autore volle anch’ egli pagare al falso gusto della scuola francese, che, irritando crudelmente gli animi cogli esempii de’ più mostruosi delitti, credè di raggiungere il sublime dell’ arte, e contristò e corruppe la scena ! Ma, per tornare al soggetto, il poeta in