XXXV. •28:5 Bullettino degli spettacoli della stagione. — Gran Teatro La Fenice: Ai.a-dino, ovvero la Lucerna maraviglio-sa. Ballo fantastico di Antonio Monti ci ni (*). L’esser brutta non è ventura, ma non reca sempre fortuna nè meno il nascer bella. Il Monticini lo provò col suo ballo, dove la povera Paimira, appunto per questa sua qualità, male non figurata dalla gentile Marmet, è combattuta da più rivali, e va incontro a tante peripezie, fino ad essere portata via da una specie di babao, un demonio in gonnellino listato di nero e d’ argento, con un par di sopraccigli spaventosi, e il nome più spaventoso ancora di Nakaronkir, il quale se ne innamora, e, coni’ è detto di Proserpina, seco la strascina ne’ bui regni, sotterra. Gli altri amanti sono Bedur, principe tartaro, a cui il padre della fanciulla, l’imperatore di Yizapur, P aveva impromessa, e Aladino, giovine pa- C) Gazzetta del 25 febbraio 1853.