357 catena di varie e involute combinazioni ; infine, eccoti un colpetto, una scossa e la catena si rompe, e gli anelli tornano ad essere distaccati. Se questa non è stregheria, non conti. E quella moneta, che dentro al pulito e schietto bicchiere, che corse già prima sotto gli occhi di mezzo il teatro, quella moneta, che salta, e risponde al cenno col suono, e indovina le carte, e accompagna la polka ? La gente ci trovava pronta la spiegazione con un filo sottilissimo, come un capello, raccomandato in alto ; e tutte le lenti drizzarsi sul palco, in cerca di quel filo supposito. Ma il mago, che prevedeva quella troppo facile obbiezione, ecco che con la magica verga, passa e ripassa sopra il bicchiere, v’ impone sopra la palma, da lacerarne una gomena ; poi cambia di sito 1' arnese, il trasporta d’ uno in altro deschetto, e, come non fosse la dimostrazione bastante, lo prende da ultimo in pugno, cammina, e la moneta continuare a batter la zolfa alla polka. Ma non si creda eh’ io voglia numerare qui uno per uno tutt’ i suoi incanti : non farò questo mal uffizio al Galeuchet : chi vuol saperne di pih vada a vederli. Aggiungeremo»