211 il- .cui personaggio non ben si comprende, e alla quale non si può nè men perdonare perchè molto abbia amato, se termina col rendersi micidiale di quello eh’ eli’ ama. Laonde, non è meraviglia sé il dramma si volle replicato fin quattro sere : sì raro è il caso d’una buona originai produzione ! Alla compiuta riuscita di essa non poco contribuì pure l’ottima recitazione. Nessun attore potrebbe, meglio del Bonazzi, sostenere la parte del Goldoni. Per una rara ventura, il suo volto, o eh’ egli seppe assai ben acconciarlo, ricorda i lineamenti di quel grande, sicché parea di vedersene innanzi la immagine -vera. Il Bonazzi recita con garbo, con molto buon senso ; ha varia, giusta, naturale intonazione, una superiore intelligenza. Fu un punto del second’ atto, la prima sera, in cui, per la tardanza a comparire della finta Curcuma, il dialogo era sul punto di rimanere interrotto : ei molto opportunamente lo continuò, aggiungendo del suo, non già que’ soliti luoghi comuni, che a tutti vengono in mente, ma tre Oi .quattro periodi, che seguitavano molto sensatamente il pensier dell’ autore. Il Bonazzi non è solo un-buon. attore':; è ancora un uomo