PRIMA GUERRA BALCANICA e Bitolj; la divisione Danubio I (più il 140 reggimento fanteria) per Krivolak su Prilep e Bitolj mandando un distaccamento alla stretta di Demir Kapu. La divisione Timok II sosti. Dopo l’occupazione di Prilep attendere ordini. Zeki paja, allo scopo di rallentare l’avanzata serba verso Bitolj, decide di difendere le dorsali di Prisat (nella Babuna planina) e di Pletvar: queste dorsali sbarrano la strada da Veles per Izvor a Prilep e quella da Krivolak a Prilep. Il grosso dei turchi affluisce sulle posizioni il 17 ottobre; inoltre arrivano da Bitolj quattromila reclute di Anatolia e qualche reparto. Anche la 17* divisione nizam, giunta a Bitolj, riceve ordine di portarsi verso Prisat, ma frattanto, la 5* divisione ellenica ha battuto a Kai'laria la i8a divisione turca e minaccia Bitolj e le retrovie dell’armata del Vardar. Allora il comandò turco decide di lasciare al colle di Prisat solo il V corpo d’armata e di lanciare contro i greci il VI corpo. Il 18 ottobre la i6a divisione scende a Bitolj, donde proseguirà per ferrovia alla volta di Phlorina (Lerin), luogo di raccolta delle truppe. Il VII corpo d’armata terrà intorno a Kicevo ed il V a Prisat, onde permettere al VI corpo d’armata di operare contro i greci. Brillante manovra per linee interne, tentata in condizioni difficilissime, con truppe battute contro truppe vittoriose. La posizione di Prisat si presenta come un imponente bastione alle truppe che salgono a Veles. I turchi occupano una fronte di circa otto chilometri, su montagne dominanti, alte da 1000 a 1500 metri, dal pendio dirupato e scosceso e di difficile accesso; un distaccamento collocato a Pletvar sbarra la strada Krivolak-Prilep. # # * La I armata serba muove da Veles il 18 ottobre. La divisione di cavalleria (diminuita di una brigata e rinforzata dal reggimento di cavalleria della Morava e da un battaglione di fanteria) sull’imbrunire giunge presso Izvor, abbandonato dalle retroguardie turche ripiegate al mattino sulla dorsale di Prisat. Il 19 ottobre la divisione di cavalleria riprende il movimento, ma è fer- 168