278 presi pure gli altri del signor Piave, fossero sempre scritti a questo modo ! Altrove Seid e il coro cantano : Santo in pace, terribile in guerra Per gli Osmani è il gran nome di Allah ! Salve, Aliali !... s’ ei corruga il suo ciglio, Buio e pianto è l’attonito mondo; Se sereno è il suo sguardo e giocondo, Il creato è sorriso e beltà. Potremmo moltiplicare le citazioni : tutta la scena, p. e., dell’ atto terzo tra Gulnara e Corrado è felicemente immaginata e condotta, così per la forza drammatica del dialogo, come per la convenienza de’ pensieri e la facilità del numero. Qui il Piave si mostra poeta ; peccato che non si mostri egualmente buon correttore, o non abbia corretto egli i't suo libro ! Lo stampatore gli fece sgangherare parecchi versi, stiracchiandone ad libitum le parole : come corrono per corron, pensiero per pensier, con altri non meno colpevoli insulti alla grammatica e fino all’ ortografia. Quanto alla musica, ella riflette con la vaghezza delle melodie e delle armonie la pompa e lo splendore dello sitile del Byron.