216 teatrale il prim’ atto. Nella invenzione di esso 1’ autore segui una novella, tradotta dal francese dal Carrer, e stampata, col titolo di Gw-dtcla, in una piccola Strenna del Ripamonti, senza data dell’ anno e con la semplice indicazione di Milano e Venezia. Quest’ atto è un bel quadro di famiglia, che potrebbe formare un tutto da sè. Rubens, come re di corona, riceve nel second’ atto gli ambasciadori, che le Corti di Francia, di Spagna, d’Inghilterra e d’ Olanda gli aveano, a dimostrazione d’ onore, inviato per rappresentarle a’ suoi sponsali ; e dama Elisabetta, per povera operaia, che fu sino a quel di, male non sostiene gli ufficii del nuovo e signorile suo stato. Buckingham gli reca, da parte di Carlo I, la spada, ricca di diamanti, con cui lo aveva creato cavaliere : presente, che insieme col cordone del proprio cappello, il cui valore importava più che diecimila scudi, egli ebbe veramente dalla mano del re, e che, con bella ed opportuna finzione, a tale istante riferiva 1’ autore. Altra non meno bella e fina invenzione è l’aver introdotto, come inviato di Francia, nella persona di Don Joseph, lo scaltro e degno strumento delle più