137 E ciò che anche più dagli altri distingue 1’ Herrmann è la proprietà del suo discorso, la corretta e lucida sposizione nella più diplomatica di tutte le lìngue, la francese, che per darla ad intendere ha maniere proprie, acconcissime. E’ parla com’ uomo educato e d’ottima compagnia. Tutti, invero, i suoi giuochi nuovi non sono ; ma tutti sì raffinati ed eseguiti con tale maestria e disinvoltura, che nuovi parrebbero. Ei condusse la illusione un punto più in là che gli altri. E in effetto rimarrà sempre per noi un impenetrabil mistero, com’ egli si metta in comunicazione con la donna, che, stando sul palco, gli occhi bendata, vede ed annunzia tutto ciò che a lui presentan gli astanti nelle parti più lontane della platea. Questa maniera di telegrafia, questa parola non parlata, che giugne a’ suoi orecchi o al suo intelletto, è più maravigliosa che il telegrafo sottomarino di Douvres, o superiore a’ prodigii del sig. Las-saigne, il quale si teneva troppo vicino alla scranna di madama Prudence, perchè non si vedesse altra cosa che il magnetismo. In vero, per assai meno gli uomini cent’ anni fa si bruciavano. Laonde, se il sig. Herrmann non