275 XXXIV. BlJLLETTINO DEGLI SPETTACOLI IiELLA STAGIONE. — Gran Teatro La Fenice : Il Corsaro, poesia di F. M. Piave ; musica di G. Verdi (*). Sapete chi è questo Corsaro ? His nume on every sìiore, Is famed and fear’d, che significa : il suo nome è famoso e temuto in ogni spiaggia. Egli è l’amante di Medora, l’amato di Gulnara, uno de’ più sublimi capolavori della poesia universale, il Corsaro, infine, del lord Byron. Il sig. Piave ebbe l’animo e il talento di raccorre il mare, come dire, in un cucchiaio ; compilò, raccorciò, impicciolì, ne trasse il sugo, pur conservando, se anche non rese di tutti gli accidenti ragione, l’interesse di quel magnifico dramma, e vestendo, questa volta, il suo componimento di buoni versi. Quando vuole, cioè, quando può volere, sa farli. Il libretto comincia, come il poema, con un’apostrofe de’ pirati alla lor vita, eh’ ei reputano, (') Gazzetta del 15 febbraio 1853.