1 la scienza. Chi p. e. leggendo o ascoltando iì Filippo, il Saul, si ricorderà che il sig. conte Vittorio abbia rotto con un doppiero il capo al suo cameriere, per nessun altro motivo che questi, pettinandolo, gli torse un capello, o troverà per questo men belle quelle tragedie ? La bontà non è per nulla una virtìx letteraria : tutt’ al contrario, par anzi che volentieri se ne dispensin le lettere. Il solo Franklin era detto il buon uomo Franklin, ed anche egli non era nè poeta, nè letterato. Un famoso autore francese molto sagacemente avverti che 1’ esprit nuit à la bonté ; onde consegue che lo spirito è essenzialmente maligno, e la bontà di sua natura sciapita : come l’acqua, non ha sapor nè malizia ; eli’ è la virtù de’ bambini. . Ed ella è altresì sfortunata. I buoni, che non hanno potenza di fare altrui male, possono essere amati ; in un certo mondo possono anco tenersi in pregio ed onore : ma di certo e’ non son temuti. In paragon de’cattivi eglino han sempre torto. La forza e la paura governan la terra ; onde tra un buono e un cattivo che brogliano o brigano, si può giurare che delle dieci volte le nove 1’ avrà vinta il cattivo. La gente fa questo concludentissimo ragionamento : e’ si vuol torre al cattivo 1’ occasione d’ offendere ;