LA SERBIA IN ARMI * * * Nel 1912 la popolazione raggiunge appena i tre milioni di abitanti con ima densità relativa di 61 abitanti per chilometro quadrato. Sul totale si contano circa 90 mila romeni, 46 mila tzigani, 14 mila musulmani, 6 mila ebrei e 20 mila di altre nazionalità. Quasi mille chilometri di strada ferrata servono il Paese. La legge del 1901 fissa il servizio militare dal 170 al 50° anno così ripartito : nel I bando (poziv) gli uomini dal 210 al 31° anno, nel II bando quelli dal 31° al 38°, nel III gli anziani fino al 450. L’ultima difesa comprende i giovani dai 17 ai 21 anni e gli anziani dal 450 al 50°. La ferma è di 18 mesi per la fanteria e di 24 per le armi a cavallo ma i due terzi del contingente prestano servizio per soli sei mesi. La breve durata del servizio attivo resta un punto debole dell’organizzazione militare, osservava imo scrittore francese (1). Sono previsti richiami annuali. Gli uomini esentati dal servizio corrispondono all’erario una tassa militare. La forza bilanciata pel 1910 segna 2033 ufficiali e 26.892 uomini con oscillazioni dai 17 ai 30 mila uomini a seconda dei periodi. La classe 1911 dà un contingente di leva di 26 mila idonei dei quali 22.480 incorporati; di questi 12 mila con ferma semestrale. Gli ufficiali hanno i’avanzamento por anzianità; la promozione a generale è fatta a scelta dal re. A Beograd funziona una scuola di guerra ed 1 migliori allievi si perfezionano poi nelle scuole superiori straniere. Le divisioni sono comandate da colonnelli e il grado di generale è unico. Il territorio è ripartito in cinque circoscrizioni di divisione denominate Morava, Drina, Dunav. Sumadija e Timok. Ciascuna divisione è formata da quattro reggimenti di fanteria — senza comandi di brigata — e da un reggimento di artiglieria da campagna. Completano i’esercito una divisione di cavalleria, un reggimento di artiglieria da montagna, un reggimento di artiglieria pesante, il piccolo nucleo della Guardia reale, qualche compagnia di « granicari » e dieci compagnie del genio. (1 )Capitano Loizeau : Aperçu sur la guerre des Balkans (Revue Militaire Générale, 1913). 127