200 lunque forma e’ si presenti. La Lamoureux le va molto vicino; anch’ ella, come pure il Penco, muovono leggiadrissimi passi, e sono ne’ loro a soli applauditi. Il Penco ha eziandio il merito grande d’ aver ideato nell’ adagio nuove ed assai gentili figure e posizioni. XXVII. Bullettino degli spettacoli deli,a stagione. — Gran Teatro la Fenice. — Gerusalemme, opera in quattro atti, MUSICA DEL MAESTRO G. VERDI, PAROLE di A. Rover e G. Vaez, tradotte da Calisto Bassi (*). Come tutti sanno, questa Gerusalemme non è altra cosa che i Lombardi rimescolati, rimessi al fornello, con qualche savoretto di più, per renderli più piccanti al gusto francese. Qui Pagano si chiama Ruggiero, Arvino, il conte di Tolosa, Oronte, musulmano, si fa Gastone cristiano, Giselda muta in Elena il nome ; la scena comincia in Tolosa, non più f) Gazzetta del 13 febbraio 1854.