221 tanto ingegno, potesse condannarsi a musicarle. Il fatto è che ieri sera s’è riprodotto, per la terza volta su queste scene, il Rigo-letto ; e il Rigoletto, come tutte le cose veramente belle, fu accolto con vivissima festa. L’introduzione, messa con isfarzo, con una certa vaghezza di decorazione, ornata di graziosissime danze, fu dal Mirate cantata con tal brio, con tal garbo, che sembrò fin cosa nuova, e, come da lui, non s’ è ancora sentita da altri : egli, che creò questa parte, che intonò primo quelle note, e contribuì a renderle sì popolari. Grande era la curiosità e l’impazienza di udir 1’ Albertini nel carattere di Gilda : carattere, dolce, timido, passionato, sì nuovo per essa, e diverso da quelli, fino allor da lei sostenuti; ed ella, come al solito, ne uscì con suo grandissimo onore. L’ingegno a tutto si piega, piglia tutte le forme. La bella e larga melodia del primo duetto, con cui ella entra in iscena, lo spiritoso motivo del duettino col tenore, l’ aria, che cade appresso, furon -detti da lei con quella eccèllenza di canto, con quella finitezza di modi, che più non hanno