32 bastanza il potere d’ una cabaletta, che si pagava tremila franchi, prezzo fatto, la sera ; onde, per rispetto al vostro buon nome e a maggior gloria dell’arte, volli assumere io nella grande occasione le vostre parti, e ve ne mandai le relazioni. Ora e’ parmi d’ avere in voi riscontrato un certo non so se mi dire pudore o ripugnanza a trattar di belle arti, e in ispecie della pubblica mostra della nostra Accademia. Da un pezzo, in questo riguardo brillate, come dicono i Francesi, per la vostra assenza. Un tempo vi faceste rappresentare da un Francesco, poi è venuta la volta d’ un Filippo ; 1’ anno scorso, e due anni innanzi, cedeste il luogo ad uno innominato ; e ben fu per voi gran ventura, poiché articoli più sagaci, più sapienti, scritti con egual nerbo e magistero di stile, intorno ad opere d’ arte, mai non si lessero, con vostra sopportazione, nel vostro giornale ; onde sotto quella visiera calata certo si doveva nascondere qualche segnalato messere. Tant’ è, egli scriveva per voi, per voi battagliava, poiché non sono solamente i poeti un genere irritabile ; vi so dire che anche pittori e scultori hanno la loro buona dose