PRECEDENTI POLITICI lestare i greci e si accordano cogli « andarti » per la caccia ai turchi. In certi villaggi dove convivono slavi e greci gli abitanti addivengono ad una specie di tregua per combattere il comune nemico. In Macedonia viene così intessendosi una rete di accordi locali che spianano il terreno a più vaste intese fra gli Stati. Ora si cerca di accordare anche gli organi centrali — patriarcato ed esarcato — perchè diano istruzioni opportune al clero dipendente. Nel novembre 1910 un deputato bulgaro, accompagnato da deputati greci, è ricevuto dal Patriarca col quale si intrattiene circa la condotta da tenere per la difesa dei diritti e degli interessi dei greci e dei bulgari nell’impero turco. La conversazione si svolge sopra un problema politico di carattere contingente e non tocca la delicata questione dogmatica dello scisma. Primo passo verso l’alleanza. L’ufficioso « Messager d’Athénes » del 14 novembre contiene un commento significativo: «l’intesa è possibile.... « in caso di guerra, presa fra due fuochi, colla preoccupazione di una for-« midabile insurrezione interna, la Turchia avrà senza dubbio difficoltà a con-« servare le sue posizioni. Questo timore forzerà i turchi a rinunciare ai loro « sogni nazionalisti e a restituire ai cristiani, che essi hanno sempre consi-« dercto come sudditi e non come eguali, i diritti che sono stati accordati « loro dalla costituzione ». Il popolo greco gode fama di furbizia e di praticità. I benefici di una coalizione serbo-bulgaro-greca contro il turco sono evidenti; il rischio di una guerra in comune non pare grandissimo ai politici di Atene perchè essi pensano che i maggiori eserciti del Sultano marceranno contro i bulgari ed i serbi, nemici più minacciosi. E così il sogno della « Grande Grecia » potrà esstre realizzato senza sacrifici troppo gravi. Regge il governo un uomo che farà molto parlare di sè: Eleuterio Venizelos. E’ nativo di Creta e si dice che i cretesi siano i più scaltri fra i greci. # * * Ma le tappe dell’alleanza sono faticose. I greci sospettano che i bulgari vogliano profittare della distensione dei rapporti per far nominare in Macedonia un’altra infornata di prelati dell’eser- 53