301 XLVII. Bullettino degli spettacoli della stagione. — Il Trovatore, all’ Apollo (*). Osservate le debite distanze, il Trovatore ebbe all’ Apollo quasi altrettanta fortuna che alla Fenice, nè molto gli nocque il confronto : il che è assai dire, e forma l’elogio della compagnia, che lo sostiene, e dell’ avveduto e soprattutto discreto impresario, che seppe raccoglierla, e presentarci, in questa stagion poco fertile, un assai conveniente e non costoso spettacolo. Tutti i più bei pezzi di cotesto immaginoso spartito, e fra essi la cavatina del soprano, il terzetto della prima e 1’ altro della seconda parte ; quella corona delle più splendide musiche gemme, che si chiama la quarta, dove il grande ingegno del Verdi più si mostra e sfavilla : tutti questi pezzi, diciamo, ebbero successo pienissimo. La gente ci trovò l’antico diletto, perfino alcune antiche impressioni; e ne festeggiò con fragorosi applausi gli attori. C) Gazzetta del 5 ottobre 1854.