95 disse con arte e molta comica, naturalissima vena. In questo e nell’ altro pezzo, ei fu abbondantemente festeggiato dal pubblico. L’Italia, musicale, che tiene il registro, la rubrica di tutti gli applausi, vi darà poi 1’ esatta nota di tutte le volte, che per lui si sono agitate le mani. La sera medesima, che qui si produceva questa graziosa musica del Cagnoni, al Teatro Camploy a San Samuele si rappresentava il Don Pasquale del Donizetti, collo Scalese, antica e onorata nostra conoscenza, che da queste scene medesime, se non ci falla la memoria, prese le prime sue mosse per quell’ arringo, in cui si acquistò sì bel nome ; e tre altri attori, nuovi per noi, la Valesi, il Mitterpoch e il Bozzetti. Dello Scalese stimiamo quasi inutile il parlare. La gente di leggieri s’immagina che più faceto e brioso Don Pasquale non si poteva desiderare ; e tale veramente ei fu, e nelle ridicole scene d’ amore, e ne’ ridicoli suoi furori. Solo parve che talora ei cercasse troppo 1’ effetto, e die’ forse nel soverchio ; tanto che la seconda sera n’ ebbe per avventura affaticata la voce, che improvvisamente gli si abbassò.