73 Ma uno non è imperatore per nulla : il sig. G. Janin ha la coscienza del proprio potere, ed ei si stima da tanto, da insorger solo contro il voto d’ un’ intera nazione, anzi della posterità tutta quanta : Orazio sol contro Toscana tutta ! Con un tratto di penna, e’ vi cancella la gloria dell’ unico Alfieri : Alfieri, per decreto di G. Janin, ha cessato di essere il sommo tragico ; anzi non è nè meno poeta, nè gentiluomo. Quando uno, alla faccia del mondo, esce in di-sorbitanze siffatte ; quand’ egli ha questo infelice coraggio, è un uom giudicato. Si può compiangere, ma non accagionarlo. Povero sig. Giulio ! Balzac 1’ ha detto : le sue Appendici lo strussero, è diventato vecchio ed annaspa. Del resto, ei potea non riconoscere i meriti del grande Astigiano : ei primo, ei solo seppe distinguere quelli della trionfante Ristori. Ben è vero che tutti i giornali italiani risonarono lungamente del nome di lei ; tutti esaltarono, celebrarono, levarono a cielo l’esimia attrice, la posero in cima a tutte le altre ; ma noi, che sappiam noi, poveri critici d’Italia ? Noi siamo i critici del fuoco e della fiamma, tristi critici (tristes critiques) ; abbiamo