•265 iiimarca, che il nostro poeta, certo pe’ suoi buoni motivi, mutò in una contea d’ illsinoro. Ben è vero che a stranezza qui è sostituita stranezza, com’ è il subito pentimento d’ Al-stano, e più ancora il singolare pensiero di convocare il tribunale, e palesargli, a modo di penitenza, la colpa sua e della consorte, per farsi sentenziare a morte e scontarne così all’ altro mondo la pena. L’espiazione è un po’ forte e fuor del comune : a que’ tempi, le genti del suo calibro erigevano chiese, conventi, andavano in Terrasanta, ma non erano con sè medesimi così crudeli. Se non che, si fa quel che si può, e Dio sa la storia di quello scioglimento bizzarro ! Il libretto pecca altresì qualcosa dal lato della frase : ella è talora trascurata, e somiglia ne’ modi e nella veste più alla prosa che alla poesia, benché il poeta non manchi d’ estro e d’ingegno. Conchiudiamo : non è facile, ed assai si loda, scrivere un libretto, ed aggiungere al libretto la musica, ma, in certe occasioni, non è nè anco facile gettare in carta un articolo. Compatiranno !