149 nella Giovanna di Napoli, del maestro Ma-lipiero ; come, e più ancora, la bella romanza del Donnetti : Ella è morta, detta dal Corsi con quella espressione e agilità, che sono suo particolare talento, ed ammirammo in ogni sua parte. Di questo dono d’ agilità, e d’ altri pregi eziandio, fe’ pruova il Gorin nella romanza del Macbeth, e n’ ebbe gran testa dalla fiorita brigata. Maggiori ne raccolse pur la Peruzzi nella romanza dell’ Otello, per guisa che dovette mostrarsi all’ orchestra, dopo il canto, aiutata a salirci ed a ringraziare. A’ canti s’inframmisero due concerti. Uno di tromba, sopra motivi degli Orazii e Curìazii del Mercadante, eseguito dall’ Allocchio, con tale maestria ed agilità da parere miracolosa in istrumento siffatto, a cui egli porse quasi dolcezza ; 1’ altro di flauto, scritto dal Bric-cialdi e sonato dal Casalini, con tale eccellenza di magistero, da averne invidia, se non ismacco, lo stesso Briccialdi, principe de’ flautisti. Un certo arpeggio, tra gli altri, in cui si ripete il canto principale, e nel quale, come nel più semplice adagio, ei serbò intera la saovità della imboccatura, senza che se ne udisse il più piccolo soffio nella contenzione