151 gelo la Vedova scaltra, la prima commedia, eh’ ei diede al teatro, dopo che, abbandonata la professione delle leggi in Pisa, ei ritornò a Venezia per unirsi alla comica Compagnia Medebach, con cui s’era stretto a Livorno. La nuova produzione ottiene la fortuna più splendida; ed egli che, come tutti gl’ ingegni più peregrini, dubitava ancor di sè stesso, nelle intime confidenze con la vezzosa consòrte', ■alfin riconosce che la sua non è illusione, ma genio. Ora egli accade che la virtuosa donna di lui, fosse, mal suo grado, corteggiata da due Spaguuoli, padre e figlio, e la malignità della gente avea voluto ravvisare colui nello Spa-gnuolo messo in ¡scena nella commedia. Don Pedro, così si chiama il ridicolo amatore, se ne offende, e vuol ricattarsi, maneggiandosi sotto mano contro il poeta. Intanto, ad amareggiare anche più quel trionfo, un Zanipoli, nome dall’ autore supposto, e sotto cui un nome forse più chiaro na-scondesi, ma che il Goldoni, nell’ angelico candore della sua anima, non volle consegnare al disprezzo de’ posteri, di lui dicendo, nelle sue Memorie : Non ni’ indurrò mai a nominar