LA SERBIA IN ARMI L’artiglieria è bene addestrata al tiro indiretto, cioè da posizioni defilate. Il tiro indiretto è la regola, il tiro diretto l’eccezione, precisamente il contrario di quanto si fa nell’esercito turco. Molto scarsa, in proporzione alla predominante plastica del terreno, è l’artiglieria da montagna: nove batterie a tiro rapido Schneider-Creusot da 70 millimetri. Il reggimento d’artiglieria da fortezza inquadra otto compagnie. Sono disponibili anche 64 pezzi De Bange da campagna da cm. 9, modello 1885, che formeranno delle batterie da posizione — prive di attacchi — piazzate lungo il confine, e 54 pezzi da mantagna pure De Bange da cm. 8, utilizzati in parte per improvvisare altre batterie. Queste formazioni sono su sei pezzi. * * * Il regolamento tattico del 1910 si ispira alla dottrina tedesca: spirito offensivo spiccato, contrattacchi laterali nella difensiva, slancio, iniziativa. 'Il fante è molto addestrato ai lavori di campagna e si serve bene della vanghetta. L’affiatamento fra artiglieria e fanteria è intimo: nelle esercitazioni i comandi dei reparti di artiglieria sono costantemente orientati della situazione e dell’azione della fanteria e il collegamento fra le due armi è oggetto di particolare cure. La fanteria chiama gli artiglieri « gli alleati ». Da 1904 i « comite » serbi scendono nelle terre oppresse per portare ai fratelli la parola di fede e difenderli contro le aggressioni dei turchi e dei comite bulgari. Ne sono seguite lotte feroci, spietate. In guerra i « comite » serviranno da guide. I COMANDANTI Chi sono i comandanti di questo esercito? Dopo ventisette anni di pace non è possibile avere negli alti comandi capi di un passato militare notevole. In questo caso è giocoforza accontentarsi di capi che per la loro attività in tempo di pace, il carattere, la preparazione culturale, tecnica e professionale diano affidamento di fare buona prova 129 9