255 e maestro, ma più il maestro che il poeta, si piacquero di dilettarci alla fine, lacerandoci 1’ anima, sono da lei simulate con tutte le finitezze e il talento d’ un grand’ artista. Non c’ è a desiderare se non una cosa : che quella scena straziante termini in breve, perchè veramente si soffre di vederla soffrire, e si teme non ella non la sostenga impunemente ; cosi la simulazione ha faccia di realità ! A tale Violetta si conveniva un simile Alfredo, ed ei fu trovato nel Laudi. Con più intelligenza e buon gusto non poteasi rappresentare la parte di quel personaggio, animato a vicenda da’ più opposti sentimenti, ed ora acceso d’ amore, or d’ira, d’ odio e dispetto. La mordace ironia, lo sdegno represso, con cui egli si mette al giuoco ; il furore, onde al cospetto de’ compagni egl’ insulta la infelice, eh’ ei crede infedele, ed è in ¡scambio vittima dell’ amore più eroico, taÌlto eroico, eh’ è fino pazzo e contro natura ; poi il pentimento, onde subito è preso, e eh’ ei manifesta sì eloquentemente in quel magnifico parlante del finale : tutti questi varii momenti sono da lui resi e significati con magistrale valore, e non cedono se non al paragone del-