245 così facilmente, e se ne potrebber tenere anche scene di più superbo nome, che non son queste. Con un pugno di tali prodi si va ben oltre ; non si temono i Balcan, i quali in questo caso sarebbero ciò che nomasi un fiasco. La prima vittoria e’ la conseguirono co’ Foscari, che meglio per verità non potevano esser posti in iscena, cantati e sonati. E a proposito di questo dramma, dicano quello che vogliono a Udine e a Milano, dove la musa del sig. Piave trova i maggiori suoi increduli, nessuno ¡1 lui torrà il vanto d’avere scelto e trattato il più commovente soggetto. Io sono amico del sig. Piave, non mi nascondo, potrei anche dire me ne compiaccio ; il che per altro non m’impedisce d’ avvedermi che Iacopo Foscari ha torto di dire eh’ egli scenderà illacrimata polvere nel sepolcro. Ha torto perchè non si scende polvere, ma, dopo disceso, si diventa : ha torto di supporre quella polvere illacrimata perchè a piangerla lascia in terra un paio di bambini, un padre, ed una sposa, che gli mostra un sì gran bene. Iacopo fi il Doge e Lucrezia han forse altri torti ; ma credereste che fosse male inspirato il poeta, quando pone sul labbro a Lucrezia