LA BATTAGLIA DI KIRK KIL1SSE In una direttiva nebulosa Nazim gli suggerisce di proteggersi dalle provenienze di Jambol, di muovere coll’armata dell’est ed il corpo d’armata mobile di Adrianopoli verso Trnovo-Sejtnen ed Haskovo, di spingere su Haskovo anche il gruppo di Kircaali. Poi in un terzo dispaccio Nazim informa che l’esercito bulgaro è raccolto intorno a Trnovo Sejmen ed Jambol; una parte muoverà verso la linea Kirk Kilisse-Adrianopoli, il grosso scenderà lungo la Marica per espugnare Adrianopoli e puntare su Dimotika, per agire un concorso coi greci che sbarcheranno a Dedeagag. E conclude : « preparate l’avanzata per battere il grosso dell’esercito nemico ». Infine, la notizia trasmessa dal comando d’armata, giunta in ritardo e superata, che ad oriente della Tundza vi sarebbero solo due divisioni bulgare presso Haci Talijman, riempie di letizia e di speranza Nazim paja e gli offre lo spunto di un nuovo piano. Egli telegrafa ad Abdullah che se tale è la situazione, la guarnigione di Adrianopoli dovrebbe impegnare le forze bulgare ad occidente della Tundza e l’armata dell’est dovrebbe gettarsi su quelle due divisioni isolate. E ammonisce : « badate a non lasciarvi sfuggire l’occasione propizia per conseguire un successo ». Ora Abdullah paja sente che gli ufficiali mormorano per la sua inazione, che le truppe sono impressionate per gli incendi dei villaggi «musulmani e commosse per la visione dei profughi che fuggono davanti all’invasione bulgara. Due comandanti di corpo d’armata, impazienti di muovere, rodono il freno. Le cinque divisioni bulgare che scendono a cavallo della Tundza, qualora non siano ostacolate, potranno far massa ad oriente del fiume e mettere i turchi in una situazione imbarazzante, dato che le trincee fra Kirk Kilisse e Bustanli sono appena abbozzate. Soprattutto gli si affaccia lo spettro della responsabilità : i cinque giorni di attesa che aveva domandato al vice-generalissimo stanno per scadere e se aspettando il nemico sulla posizione trincerata egli non riuscirà a fermarlo, lo accuseranno di disobbedienza. Sebbene l’armata non sia pronta, manchi un terzo dei reparti, i servizi siano ancora in formazione, Abdullah si rassegna ad attaccare. Nel pomeriggio si sposta da Liileburgaz a Kavakli, e alle 16 sottoscrive lordine 289 19