58 lui tutta si veste di negro la natura, e non gli si aggirano intorno se non funerei fantasmi, dee accogliere sul labbro il sorriso, a trovar liete immagini e scherzi da trattener la brigata, e compiere, che che gliene costi, il suo giuoco ? Comprendete questo nuovo genere di tortura, di cui 1’ eguale non seppero immaginare i più immani tiranni ? Questi pensieri vi sorgono naturalmente nel cuore alla vista del quadro, tanto il volto del giocoliere è espressivo ed ogni parte della composizione eloquente. Di carattere diverso, ma pari per la filosofìa del concetto e la finezza del tocco, è il Villano in cattive mani, vero epigramma in colori. Il pover’ uomo è seduto a un Caffè d’ assai mala apparenza, circondato, o meglio illaqueato, da due, che al fare e all’ arnese vi si palesano per quello che sono, due solenni imbroglioni. Che ceffi ! Che fronti volpine ! Come da quelle scocca l’inganno ! L’infelice baggiano, come trasognato e balordo, abbassa gli occhi e par che ondeggi nel dubbio ; mentre colui, che gli sta presso, col gesto gli dice : come potete ancor dubitare ? Per dargli 1’ ultimo crollo, 1’ altro, fatto fascio, sotto le ascelle, delle carte, minaccia di partire ; e com-