309 si facessero valere que’ pregi : ed ecco perchè 1’ accoglienza dell’ opera non fu così entusiastica, come si sarebbe creduto. Il nuovo stile, se non guastò, certo non rese troppo idonei i cantanti alle musiche vecchie ; si chiama vecchia una musica di trent’ anni, ed hanno tenuto per un’anticaglia, un rococò, fino l’Otello, da non volerlo sentire. Egli è che quelle benedette anticaglie domandano un certo garbo, una certa eccellenza di canto, eh’ ora non si ha la pazienza nè il coraggio di cercar con 10 studio. Di presente si grida assai, ma poco si canta. Ciò sia detto in tesi generale, senza nessuna lontana o vicina applicazione ; chè anzi 1’ Orecchia, nella parte di Giulietta, e più ancora la Corvetti, in quella di Romeo, furono assai applaudite in tutto il primo atto, e meglio la seconda che la prima sera. Quello, che passò freddamente alquanto, fu 1’ atto secondo : appena la gente s’ accorse, eh’ è tutto dire, del famoso duetto : Ella è morta, o sciagurato, cantato dalla Corvetti, e dal Giannoni, nuovo tenore, ma che, al paragon di Romeo, non è 11 più formidabil Tebaldo, benché ne avesse applausi in qualche luogo della sua cavatina.