la impronta. In tutte, con diversa attitudine ed espressione, son ripetute le medesime forme : i due estremi della vita, la vecchiaia e l’infanzia ; nella terza s’aggiugne una figura di più. Non può vedersi nulla di più celestiale quanto il volto della fanciulla nel Testamento. Sono di quegli stampi, che, una volta fisati, più non si dimenticano. Ho tuttora presente, mentre vi scrivo, quelle soavi, innocenti sembianze ; ne veggo il crine, dal dolore scomposto, scenderle giù per la guancia fiorita, e il pianto, che fa come velo a quelle care fattezze. Non si può esprimere con maggiore eloquenza il dolore. E quanto quel pennello sia nell’ imitare maestro, e conosca le più sapienti scaltrezze dell’ arte, basta esaminare il lavoro del collo, e della moribonda faccia del vecchio, con tale perizia e sentimento sono rilevati i varii accidenti delle carni, e segnate le parti ! Ciò che dico di questo, fate conto che sia degli altri due quadri, e della Testa di vecchio, che ci si unisce. Diverso è lo stile del Rotta : stile splendido come il sole, che fa abbassar le pupille, o tirar le cortine, che vuol contemplarlo. Ei dipinse Margherita dì Valois, la Margherita