216 che, come le opere d’ un tempo, eli’ appunto comincia con una bella sinfonia, e continuarono fino all’ ultima scena. Il che non vuol dire che lo spartito sia d’ eguale valore in ogni sua parte. Per tutto bensì trapela 1’ estro vivace dell’ autore del Buondelmonte ; ma, come in ogni altro lavoro d’ arte, alcune parti son più, altre meno appariscenti. In un gran quadro tutte le figure non vengono del pari innanzi ; c’ è luce, c’ è ombra. E qui, fra’ passi più. luminosi di questa Punizione, noteremo, nell’ atto primo, la romanza, cantata a coro, dell’ introduzione ; le brillanti cavatine, cosi del soprano, come del baritono, e il . finale grandioso e vario alla Buondelmonte, con cui 1’ atto si chiude. Negli altri due, ciò che più fu gradito, sono 1’ aria del soprano, con pertichino d’ altro soprano di dentro : melodia non si potrebbe dire quanto soave e toccante ; una romanza del tenore ; un’ aria del baritono, con preludio e accompagnamento principale del violoncello, in cui non so se maggiore fosse la dolcezza della esecuzione o la felicità della idea ; un ter-zettino agitato, nuovo pel motivo ; e un quartetto finale, appoggiato principalmente alla