182 Il maestro si mostrò un tantino meno immaginoso ne’ halli. Ben è vero che il prim’ atto è magnifico. In esso si tiene appunto il mercato delle schiave, e la quantità e varietà di gente, principi e popolo, che accorrono a vedere quella eccellente mercanzia, come la chiama il libretto, presentano alla vista un quadro veramente grandioso. .Ci sono bei gruppi, uu grazioso assortimento di colori, alcune danze d’ Arabi, e di Beduini e Beduine ed almèe ed odalische, un po’ bizzarre se si vuole, ma che hanno un certo pregio di novità. Il compositore s’ aiutò e,on tutti i mezzi possibili, nacchere, timpani, cerchi, e, mentre gli uni bal-lan co’ piedi, gli altri ballano, dentro a que’cer-chi, coi capi. Qui il bello danzato finisce ; le contraddanze, che s’intrecciano nel secondo e nel ter-z’ atto, sou cose d’ altri tempi, o almen d’altri gusti. Figuratevi che si tirarono fuori le sciarpe, eh’ eran già antiche cent’ anni fa, a’ giorni de’ Coralli/, buona memoria ; e la povera Fuoco s’ affatica, da lasciarci il fiato, per nulla. 11 suo stesso passo a due col Penco decade in confronto dell’ ultimo, che destò tanti rumori ; bench’ ella, in alcune variazioni