185 furono assai gradite quelle variazioni, ed ella ne fu chiamata sul palco. Il Soares e 1’ Altini si permettono nel duetto qualche scherzo un po’ troppo vivo ed esagerato, come quel zitto, con cui interrompono la melodia, levandosi di sedere ; ma almeno lo fan di buon garbo, e fanno ridere. Venerdì s’ aggiunse alla Cenerentola, om-inettendone 1’ atto primo, il Campanello, quella farsa scipita, ricomperata però dalla musica più festiva e brillante, che noi per la prima volta udimmo lo scorso anno a S. Benedetto. Il Soares, da quel buon cantante eh’ è, cantò graziosamente la graziosa sua cavatina, e gli altri suoi pezzi ; ma, nella parte comica recitata, si lasciò andare a qualche facezia, non in tutto di buona compagnia, come i giuochi di quel candelliere, eh’ ei tiene in mano, e a cui dà certe direzioni da non dirsi. Chi sostenne le varie sue parti con brio, ma con garbata misura, fu 1’ Altini in quella d’ Enrico, il malvagio cugino. Ei disse con molta maestria e il duetto colla donna, la Vaschetti, ed ì due buffi duetti col Soares. L’ AUini ha una bella voce di baritono, ed è buon artista, come ottimo attore. La scena del finto Fran-