Cade ucciso Re Umberto, e nella sincerità e nella gravità che soltanto la morte sa imporre così grandi, tutti i sogni incerti e tentanti, prendono una forma precisa e s’avviano: e l’inno diventa così nettamente profetico, che oggi non si può rileggere senza sentir quell’ « orrore sacro » con cui gli antichi avvertivano la presenza divina : la notte in cui il convoglio funebre traversa la penisola cercando Roma, è piena di baleni, di febbri, di presagi: Genova e La Spezia salutano, « le due madri delle navi » ; principia il nuovo destino; l’Italia rifiorisce, l’Italia si sveglia ; « Or chi sarà l’eroe che attendiamo?»; Non c’è dubbio, sei tu, « Giovine, che assunto dalla morte, fosti re sul mare > : « T’elesse il destino all’alta impresa combattuta * (così fu): «guai se gli manchi» (così fu: la rivoluzione, due volte è stata alle porte: nel maggio del 1915, nell’ottobre del 17 2