La milizia di Gabriele D’Annunzio comincia molto più presto dello scoppio del conflitto delle nazioni. L’uomo che la folla dei saputi si compiaceva di rappresentarsi come un gaudente intento solo a coglier della vita e a render nell’arte il piacere, con una sensualità avida e instancabile, s’era fin dalla prima giovinezza preparato segretamente all’azione, e tutta la sua opera letteraria e tutti i suoi « gesti » ne sono una prova. Quando a Giosuè Carducci la morte ebbe interrotto il grido della rampogna e dell’ incitamento, ed’ il poeta nuovo, attribuendosi con orgoglio consapevole una eredità così grande e grave, squillò « la fiaccola che viva Ei mi commette — l’agiterò sulle più aspre vette », parve a 9