PRIMA GUERRA BALCANICA * # # Il 9 ottobre 60 mila greci coprono le montagne. Gli « evsones » del ten. colonnello Konstantinopulos incontrano un tabur trincerato sulla dorsale a circa 3 chilometri a nord-est di Cima Vigla e si arenano. Verso le 9.30 l’artiglieria turca apre il fuoco contro la 2a divisione greca che si snoda lungo la strada; essa si spiega e la sua fronte è prolungata dalle divisioni vicine. L’artiglieria turca, non disturbata dalle batterie greche, sferza violentemente le formazioni elleniche che si arrestano a 1500-2000 passi dai difensori. Nella prima fase l’artiglieria greca si ferma lontano, in posizione di attesa, o interviene con qualche batteria ma da distanze tali che l’effetto è nullo. Il Diadoko smania ed impone all’artiglieria di trarsi avanti. Però un regg:mento ed un gruppo non trovano spazio per piazzarsi e restano inerti. Meglio sostenute dall’artiglieria le prime tre divisioni greche fanno alcuni balzi, poi il Diadoko, vedendo arenarsi l’avanzata, manda avanti la 6a divisione. Sull’imbrunire cade la pioggia ed il fuoco va spegnendosi. Due divisioni hanno impegnato anche le riserve, la 3* è a stretto contatto coi turchi, la 6a non è ancor giunta ed il comando greco è preoccupato. Frattanto la 4a divisione non avendo incontrato che poche pattuglie procede sulla dorsale e spinge la sua avanguardia verso il passo di Stenon Porta, pel quale si svolge la via di comunicazione dei turchi. Sconcertato per questa gravissima minaccia Hassan Tahsin paja ordina di sgombrare subito la stretta di Sarantaporos. Il gruppo occidentale greco impacciato nei pessimi sentieri, non riesce a respingere poche compagnie turche dal villaggio di Lazarades e così l’atto principale della manovra non ha nemmeno principio di esecuzione. Per equivoco alcuni reparti greci tirano sui camerati. A sera il Diadoko, ignaro del fortunato progresso della 4a divisione, dispone perchè all’indomani il grosso riprenda l’attacco della stretta, ma verso le 8 del 10 ottobre apprende la ritirata dei turchi ed ordina alle unità meno stanche di inseguire. 196