LE OPERAZIONI DELL ESERCITO MONTENEGRINO La sera del 2 ottobre l’avanguardia montenegrina prende contatto coi turchi ed il grosso si spiega per compiere un doppio avvolgimento. Prima di notte la sinistra turca presso il monastero di Gjurgevi Stupovi è aggirata ma col favore delle tenebre i difensori riescono a sfuggire su Rozaj. Il 3 ottobre i montenegrini entrano in Berane catturando 700 prigionieri, 14 pezzi, una discreta quantità di munizioni e vettovaglie. Il 5 ottobre un paio di tabur mossi da Pec per soccorrere i difensori di Berane, ignari della situazione, sono sorpresi e sbandati presso Peknik. Dopo l’occupazione di Berane il generale Vukotic raccoglie i due battaglioni incaricati dell’azione dimostrativa nell’alta valle del Ljm e marcia su Plav. La località sorge presso una stretta della valle del Ljm ed è presidiata da un paio di tabur e da bande di albanesi. Il generale Vukotic investe di fronte la difesa e manda alcuni battaglioni per aggirare la sinistra turca. Il combattimento è molto accanito e sanguinoso e vi partecipa la popolazione musulmana. I difensori resistono sulla fronte ma, aggirati sul fianco sinistro, cedono: i superstiti si sbandano. Il 7 ottobre il generale Vukotic manda un distaccamento a Gusinje. In dodici giorni egli ha spazzato i nuclei turchi prossimi al confine ed ha assicurato al Montenegro l’alta vallata del Ljm; egli ha percorso circa 120 chilometri in aspro terreno montuoso e sostenuto tre combattimenti con forze nemiche che assommate potevano pareggiare le proprie. Le sue perdite, data la povertà di uomini del Paese, sono di una certa gravità. I gruppi turchi, anziché far massa, sono rimasti sparpagliati, opponendo resistenze locali col risultato di farsi battere uno dopo l’altro. Albanesi e sbandati continueranno la guerriglia. Nella conca di Pec sono riparati i resti delle guarnigioni turche e bande di redif e di albanesi. Nei giorni successivi il generale Vukotic conquista le karaule sui monti Mokra (quota 1893). Il 12 ottobre l’XI brigata montenegrina scende su Rozaj e la X, che ne protegge il movimento, è attaccata vivamente da una colonna turca con qualche pezzo mossa da Pec col proposito di tagliare le forze montenegrine dalla valle del Ljm. La X brigata resiste e dà tempo all’XI di manovrare e cadere sul fianco destro della colonna turca, minacciando a sua volta di staccarla dalla base. I turchi ripiegano e l’XI brigata 23*