PRIMA GUERRA BALCANICA triev alla vigilia della battaglia, il suo contegno durante la crisi dei giorni precedenti, l’improvvisa, quasi sospetta, ritirata dei turchi, fanno sorgere dei dubbi sulla proclamata rotta del nemico. Gli ufficiali di collegamento presso le armate riferiscono che gli uomini sono sfiniti, le distribuzioni di viveri irregolari, le strade orrende. Ficev vuol essere guardingo. Invece di esortare le armate all’inseguimento egli decide di fermarle, sistemare le retrovie, completare i rifornimenti, concedere riposo alle truppe che marciano e combattono da due settimane che sono macerate dalla pioggia, inviare rinforzi. Alle 22 telegrafa al generale Dimitriev: sospendere l’avanzata, trincerandosi sulla fronte Sogukgak-Qongara-Liileburgaz, riordinare le forze, prepararle ad altre operazioni. Ogni divisione riceverà un battaglione complementare. Verranno mandate: la 3a divisione (due brigate) \ una brigata della 9* divisione prese dalla II armatala brigata 11-2* \ una brigata di opalcenje macedone, destinata a Kirk Kilisse per coprire l’ala sinistra da Igneada e da Midye. Esplorare in tutte le direzioni. Questa larga assegnazione di rinforzi (resa possibile dall’arrivo dell’ii* divisione e dal trasporto della II armata serba sotto Adrianopoli), rimedia l’insufficienza di mezzi che si è rivelata durante la battaglia. In onta alle disposizioni superiori di non lasciarsi trascinare ad un lungo inseguimento (direttiva n. 9) l’istinto prepotente tentava Dimitriev ad incalzare i turchi ma dopo il tassativo ordine di Ficev egli si domina e alle 9,15 del 19 ottobre dispone che 1’« armata riunita » si fermi. La 5a divisione occupi le alture di Sogukgak, qualora il nemico non si sia saldamente trincerato. Le divisioni 4a, 6a e Ia si trincerino sulla dorsale ad occidente del So-gukgak dere, fino a Bederkòy; la 10a divisione (a Liileburgaz) e la brigata i-3a (a Yeno ed Inceklar) formeranno la riserva. La divisione di cavalleria conceda due giorni di riposo a metà della truppa e coll’altra metà — rinforzata da due battaglioni e da una batteria — esplori verso Hayrabolu e Murati;. Così l’esercito vittorioso si trincera prudentemente sul campo di battaglia. 338