PRECEDENTI POLITICI Rientrato a Parigi Poincaré studia una soluzione per scongiurare il conflitto nei Balcani. Egli ha molti timori: dalla vittoria dei turchi sugli alleati balcanici — che sembra probabile dato il rapporto di forze — potrebbero trarre profitto la Germania e l’Austria, l’incendio balcanico potrebbe estendersi all’Austria, alla Russia e alla Germania trascinando anche la Francia, giusta il trattato di alleanza colla Russia. Dai suoi giovani anni l’ardente lo-renese sogna la « revanche » ma, conoscendo il carattere del suo Paese, deve evitare che la Repubblica sia trascinata in guerra soltanto pel meccanismo giuridico del « casus foederis » scaturente da un conflitto nei Balcani. All’opinione pubblica francese repugnerebbe scendere in campo per delle beghe puramente balcaniche. Bisogna che la Francia sia aggredita dall’aborr to tedesco ed allora, bandiere al vento, « les enfants de la.Patrie » prenderanno le armi come un sol uomo, col fuoco dell’entusiasmo. Questa è la guerra che Poincaré attende con trepidazione. Egli non approva l’impostazione data dagli slavi alla politica di guerra; essi minacciano di guastare il suo gioco con una mossa prematura. Intorno al 26 agosto/8 settembre Berchtold fa conoscere altre proposte che sono un annacquamento delle precedenti. « La montagna partorirà il topolino » commenta Poincaré. Insomma, una cosa platonica. Il 9/22 settembre Poincaré fa trasmettere a Sir Edward Grey e a Sa-zonov, che si trova a Londra, un promemoria così concepito: i°) le Potenze interverranno al più presto presso i Gabinetti di Sofia, Beograd, Atene e Cetinje per consigliarli di non far nulla che possa turbare la pace e lo status quo della penisola balcanica. 20) se i consigli non sono ascoltati le Potenze armonizzeranno subito i loro sforzi per localizzare il conflitto e farlo cessare. Esse dichiareranno agi. Stati perturbatori che non possono sperare alcun vantaggio territoriale da una eventuale vittoria. 30) se lo sviluppo degli eventi richiederà l’impiego di mezzi più energici, come una dimostrazione militare o navale, le Potenze non vi ricorreranno che previo accordo. 40) nello stesso tempo che verrà fatto il passo di cui al paragrafo i° le Potenze interverranno presso la Porta per consigliare di attuare senza ritardi ¿e riforme amministrative che le popolazioni della penisola balcanica legittimamente reclamano. 59