I PRIMA GUERRA BALCANICA 2) MARCIA DELLA DIVISIONE MORAVA II SU RICEVO. La divisione, lasciata Skoplje, passa alle dirette dipendenze del V. K. e sotto la guida del suo bravo divisionario, colonnello Nedic, opera quasi autonoma. Il 19 ottobre, preceduta dalla cavalleria, essa entra in Gostivar. Apprende che i resti di numerosi tabur turchi sono ripiegati verso Kicevo e due nuove divisioni sono a Bitoli. Oltre la borgata la divisione sostiene un piccolo scontro. Il 21 ottobre il colonnello Nedic distacca un battaglione verso Navrovi Hanovi per coprire il fianco destro ed il 23 punta su Kicevo. La colonna è arrestata davanti alla città da intenso fuoco e molestata alle ali da bande di arnauti. Quando si è spiegata è già buio. Divieto di accendere i fuochi data la vicinanza del nemico. I fanti addentano un po’ di pane e cipolle, formano i fasci di armi e, privi di tende, si rannicchiano in terra. Il freddo è acuto e nella notte cade un’abbondante nevicata. Il V. K. (op. 368) segnala la presenza di truppe turche verso Debar che potrebbe minacciare la divisione; suggerisce di restare a Gostivar e di rinforzare il distaccamento fiancheggiante. Ma quando giunge quest’ordine la situazione è mutata e il colonnello Nedic agisce di iniziativa. Il 23 ottobre, nell’alba bianca di neve, comincia l’azione. La resistenza di Kicevo è spezzata verso mezzogiorno sotto la pressione frontale e precipuamente per l’avvolgimento da occidente di un gruppo guidato dal maggiore Marie (il futuro capo di stato maggiore dell’esercito jugoslavo). Il reggimento di cavalleria molesta la ritirata dei turchi. Il 24 ottobre la divisione riposa intorno alla città e spicca pattuglie verso la 'I armata; il 25 vi è mezzo metro di neve e la truppa si accantona. Il 26 ottobre pattuglie di cavalleria prendono contatto colla I armata; nel pomeriggio giunge l’ordine del V. K. (op. 662 del 25 ottobre) di prepararsi a cooperare verso Bitolj colla I armata, alla quale la divisione viene praticamente subordinata. Essa conta 15.831 uomini, 10.497 fucili, 20 pezzi, 18 mitragliatrici, 1186 sciabole. Il 27 ottobre la divisione entra in collegamento colla I armata. Vengono destinati a rinforzarla il 20 reggimento di fanteria soprannumerario e 172