Libro Terzo. 115? no i Corcirefi monete, come fi vedrà a fuo luogo. Finite le felle conduffe Antonio la fua Ottauia ad Atene, o quiui lafciatala, pafsòinSoria, poi’n Egitto, ouegli amori di Cleopatra gli fecero dimenticar la moglie, la., quale, non per quello lafciò di amarlo. E fi vide chiaro poco apprettò, quando eflèndo, per le calunnie di Alcuni rotta la buona corriipondenza tra il marito, e il fratello; ella paflàndo a Corfu con Antonio, il quale trecento naui conduceua a’ danni di Ottauiano, quindi fi partì ritruouar quefto; efèppe dir tanto, che li compoiè di nuouo, e li fece abboccare nel porto di Taranto, in cui era Antonio con l'armata. Vna buona moglie mai non., fifcorda di eflèr moglie, benche il marito non fi ricordi d’effer marito „ Quella, che fi lafcia vincere dalla gelofia, in vece di acquiitare, perde affatto lo ipirito dello fpofo, introducendofi, non con le violenze, ma con la piace-uolezza l’affetto. Amore è vn fuoco di altra natura, che l'elementare : quefto fi eftingue, quello nelTacque di vna prudente fimulatione fi accende. Dottrina vniuerfalo ella è, ma falla talora, e fallò in Antonio, il quale, laicista a Ottauiano la fua Ottauia, all’Egitto fece ritorno. Chi dice, ch’egli fuflè ammaliato non erra ; poiché non così facilmente haurebbe abbandonata per vna Egitia^ vna Romana ; per vna lupa vn’agnella, per vn girifalco vna colomba, per vna Cleopatra meretrice la moglie Ottauia. Si accreice il lòfpetto per le tante rotte, ch'egli hebbe da’ Parti a caufa, che mai non volle allontanarti dal fianco della druda; poiché fenza operation foprana-turale non haurebbe permeilo le vittorie de’ fuoi nimici quell'huomo, che fu auidiffimo di gloriofe attioni. Vo- olinno sD