i oo Della Hiftoria di Corfù. cattiua piega, quando era virgulto. I riuoli, che corrono torbidi, iè crefcono in fiumi, non hanno chiare le acque : ne fi è vifto mai da fonticello fangofò iòrger torrente di limpide onde. La giouentù è cera; quel che vi s’imprime vi refta. I Corcireiì, ch’a' paflàti mali vollero mettere rimedio, cominciarono dagPinÌègnamenti de’ fanciulli 3 a’ quali proponeuano belli efempli de5 lor maggiori . Fioriua in que’ tempi Crifippo Selenie, difcepolo di Cleante, in cui s’inaridì la fetta de’ Cinici, che germogliò da Antiftene : fcriife quefti gran copia di libri, che fi ìparièro per la Grecia. Che Corcira ne haueflè la fua parte non vi è dubio, e che per Peruditione de’ figli fé’ n’au-ualeffero i Corcirefì è probabile; eflèndo pieni di fingolar dottrina, e di ottimi’nfègnamenti. Nè della Religione fecero poco conto, promettendo a’ facerdoti, che l’efèr-citauano con decoro, premij condegni. E perche alcuni fi iègnalarono fra gli altri nel culto de’falfì numi, cho adorauanó ; a quefti dedicarono anche medaglie, e in lor memoria ftamparon monete. Tre di quelle hò ritro-uato, quali qui /otto pongo con altre, che allecofe raccontate in quefto libro ieruiran di compendio, I Sono