Libro Quinto ; 2,5" i Corsoti ; onde fi prillarono de gli emolumenti delle gabelle mercantili 5 benche per altro, come Regalie, appartengano di giuilitia al Sourano, Hebbero anche, nel far quello, mira alla paga de’ foldati, che la Republica^ manteneapercuftodia della fortezza vecchia, à cui hauea mandato poco prima vn Cartellano con quaranta foli fanti, non vieflèndo iòipettoalcunodi guerra, A tale vfficio fon3 eletti Nobili Venetiani, i quali albergano nella iómmità del Cartello, vicini alla campana, nè pon-flo vicire, finche non finiicano il reggimento, e il fuccef-fore non venga. Ma fe liberale mortrollì’l publico di Corcira veriò del fuo Principe, liberaliilìmo fi fece vedere vn priuato Corcirefe verfo la Principefla de gli Angeli Maria Madre di Crifto. Pietro, Capo di militia, di cui fopra fi è fatta mentione, alla Vergine Annunciata fabbricò, à proprie fpeiè, vnaChiefa, alla quale aggiunié capaciflimo Claurtro, con intentione di darla a' Padri Eremitani di S.Agoftino; onde ne ierifle al Sommo Pontefice,e al Generale delTordine;e da quello ottenne il Breue,e da quefto il Padre Fra Niccolò Ruffino ,che, capitando à Corfìù,fu fubito meifo in poifeilò del Tempio,e del Conuento da Pietro. A’ fette di Gennaro del 1394, fi cantò la prima Meffa, e fi fece Tatto publico della coniè-gna alla preiènza di Albano Michele Arciueicouo, e de’ ^uoi Canonici; di Niccolò Zeno, allora Bailo; di Elia/ Monomaco Protopapà,e del fuo Clero Greco ; e di molti Nobili Veneti, e Corfioti, non computando la moltitudine innumerabile del popolo, ch’era à tal funtione concorfo, non folo dalla Città, ma da tutt’i luoghi cir-conuicini. Fece il Padre Fra Niccolò leggere la Bolli, L1 2 Pon-