PRIMA GUERRA BALCANICA # * # Von der Goltz aveva suggerito allo stato maggiore turco di concentrare il grosso delParmata di Macedonia sull’Ovce Polje: un sistema di avanguardie avrebbe rallentato l’avanzata delle colonne nemiche. Ma Nazim pasa è spinto dal Governo ad una folle offensiva ed ordinerà all’armata dell’ovest di attaccare. Si è attribuito a Nazim un piano grandioso, napoleonico: marciare coll’armata dell’est su Plovdiv, gettarsi coll’armata dell’ovest sui serbi, batterli e rovesciarli su Nis, poi puntare per Egri Palanka su Sofìa e costringere il comando bulgaro a ritirare le armate raccolte contro la Tracia. In realtà, dati i mezzi disponibili, Tarmata del Vardar si proponeva il più modesto obiettivo di vincolare in Macedonia numerose forze alleate, a vantaggio dell’armata dell’est operante in Tracia. Lungo il confine serbo i turchi, per consiglio dei tedeschi, hanno eretto una cintura di casermette (karaule) capaci di un presidio di 15-30 uomini, sbarrati le strade e i sentieri e dietro, come sostegno, delle ridotte (merceses) per mezza compagnia od una compagnia. Queste piccole opere proteggono dalle pallottole dei fucili ma non resistono al fuoco dei pezzi da campagna. Nell’interno, nessuna opera di fortifi-cafiione degna di menzione : il « campo trincerato di Skoplje », del quale i serbi parlano con un senso di timore, è frutto di notizie se non fantastiche almeno esageratissime. # # # La documentazione ufficiale turca sulle operazioni in Macedonia è poverissima e monca; tuttavia ci è dato di conoscere le direttive impartite da Ali Riza paja all’armata del Vardar (il cui testo è stato riprodotto dal comando dell’armata del Vardar nell’ordine dato alle unità dipendenti dal Q. G. di Kòprulù (Veles) il 3-4 ottobre). Eccone la sostanza: Il vice-generalissimo ordina di prendere l’offensiva. Secondo le informazioni l’esercito bulgaro si trova verso Edirne (Adrianopoli) ed il grosso dei 122