304 Della Hiitoria di Corfu. giacere fui fuolo immobili, hor darfi à velociiTimo coriò. Pingneuanoallarinfufà, lagnauanfi ledonnede’mariti, i fanciulli de’loro padri, i vecchi de’figli, e tutti del Reggimento,che con tanta crudeltà Thaueisero efclufi dalla Patria, ed efpofti alle ingiurie del fieriifimo Trace. E fu veramente grande la fede de’Corcirefì, che non fi moisero à quelle voci, che loro trafiggeuano l’anima, e toccauano in qualche parte l’honore, di cui fono in eftremo gelofi. Confiderauano, chele le lorfemine andauan in mano de’ Turchi fi farebbe macchiata la fama di eiser caftiilìmo, non potendo le Lucretie refiftere àgli sforzi de’Tarqui-nij j a’quali aggiunta la neceifità farebbero al ficuro precipitate . L’eiporre poi li figli alla certezza di rinegar la, fede era motiuo di cordoglio più grande, non efsendo picciolo male, che le vifeere loro da Crifto facefseropaf-iàggio a’iàgrifìci di Maumetto . Ma quando poi inoltra-uano i vecchi Je cicatrici di quelle piaghe, c’hauean rice-uute nel leruigio del Principe, non folo i Corfioti, mai Vcnetiani fi affliggeuano in modo, che molti vi furono, che defiderauan la morte, per non ioprauiuere à così fu-nefto fpettacolo. E con ciò rutto niente fi alterarono gli ordini di difenderti fino all’vltimo ipirito,facendo de’Pa-renti vn olocauito alla fede, che doueuano alla dominante Republica. Onde gli efclufi, non ti ouando riparo alcuno nè fra gli amici nè fra’ nimici, fi fparièro ne’follì pria di morire feppelliti dentro la terra. I difeniòri percoflì e dalle bombarde,e dalle itrida,e vlulati de’parenti,doppiamente erano trafitti e da fotto, e da fopra ; nè faprei diro quali fuisero colpi più mortali, ladoue gli vni i corpi, gli altri vccideuano l’anime. Fra tanti mali foprauennero>