po Della Hiftoria di Corfù. alla diuotione di quel Senato, che benignamente accetto l’vno, e l’altra, come mezzi efficacillìmi al fine, chepre-tendeua. Fuluio, che teppe anch’egli il negotio, fi accorto fubito a Corcira con tatt’ilegni, alla viftade*quali liet’i Corcirefi, eifendo di accordo con Demetrio, a’ Romani fi diedero. Poco qui fi trattenne il Confole, hauen-dodifegnato di paifarui, come fece, doppo la guerra, per compo nere lobato della República, ridotto a cattiuo termine dagl’Illirij tiranni. Prefo feco Demetrio Fario ad Apollonia fi conduife, per vnirfi con AuloPoftumio, l’altro Confole, ch’era venuto dall’Italia con venti mila fanti, e due mila caualli, quali componeuano quattro le* gioni di veterani. Facile fù l’impaclronirfi di quella Città , allora dagTlllirij occupata, onde qui fatta la rafìègna, e prouifti di vittouaglie, e per mare, e per terra, contro-Teuca fi mortero. Ma Tintrepida donna, alTauuifo della gran tempefta, nè hauea fatto ritirare i fuoi dall’ailèdio di Durazzo , nè fi era partita da Iifa, che in perfona ftrettiilì-mamente afìèdiaua, Gran coraggio di femina 1 Se hauefse faputo imperare a fe fteisa, era degna d’imperio. Mai Confoli, dubitando, che Durazzo non fi rendefse, fi affrettarono a tutto potere, e ben prouifti a incontrar l’inimico ne vanno * O Tafsedio s’hà da difciogliere, ò s’hà dà combattere,-perche troppo importa a gl’intereflì loroEpt-damo, epe’lpofto, ou’egli è, e per la ficurezza della rac-quiftata Corcira. Non aipettaronogTlllirijTarriuode'5 Romani, a’ quali non poteuan refiftere, ma imbareatifi fecero vela,e con Teuca fi vnirono . Fuluio,e PoftumiO, arriuati a Durazzo la riceuettero neHTamicitia, e lega del Po polo Romano, e poi quindi partitifi cofteggiarono 11 riuiere