3 2 Della Hiiionadi Corfù poi rifece le rotte mura di Atene, a cui diede nuoue leggi, e nuoua bellezza. Ma dall'ingratill'uu Patria, da lui nata, aftretto alPelìlio, lì ritirò ad Argo ; oa doue, per alcuni fofpetti di hauer macchinato con Pauiànn contro la Grecia, maggiormente perfeguitato, ne vetne a Corcira. Accolfero i Feaci queU’huomoinfignccohogni dimo-ftratione di oflèquiojnon eifendofi fcordati,chefatto arbitro di vna lite tra Corcirefi, e Corinti, hauea coi dannato quefti a pagare a quelli venti talenti : e che Leucaóe, Colonia dell* vno, e l’altro popolo; alTvna, e l’altranatione fufiè iòggetta. Rare volte nelle diigratie lì ricorchino gli huomini de’ benefici, c’hebbero da coloro, che fono infelici . Bellifario, caduto dalla gratia di Giuftiniano, non truoua fra gli antichi, e obligati amici ricuouero ; éCefa-re pianie le difgratie di Pompeo, c’hebbe la morte da colui, al quale hauea conferuato il Regno. Nelle milèrie regna l’ingratitudine, ne mai vi ottiene corona la ricordanza. Milero Temiltocle, fetali flati fuifero i Corcireiì: ma eglino, rimirando al paflàto, gli fecero ta? i honori,che neU’elìlio fteifo parcaacquiftatore di vn nuouo, e più in-figne principato, ladoue non più ibpra 1 corpi, ma fopra gli animi efcrcitaua laiìgnoria. Nè gli Ateniefi Phebbe-roamale, come quelli, cheinTemilloclctcmeuanola potenza, non odiauano la perfona. E fi conobbe chiaro-dallo aiuto, che tempi doppo diedero a’ Corcirefi contro de’ Corinti, e quafi tutto il Peloponelò, alla rourna de'l i caci collegati. Nacque quella guerra per Epidamo, hora chiamar^ communemente Durazzo : Epidamo fi diflè oa vn Re bar-1 baro di ral nome, che fondolla ; Durazzo da Dirachio £ • i . nipote