Libro Quarto. 175* iaui,fi fpinfero contro i fellonijli vinfero in vna fìeia battaglia, e all'antico dominio li riduifero. In quello tempo, Jbaucndo Smaraldo pacificato i confini dcllvEiTarcato, o »ópolle le difeordie del Regno di Napoli', che per Mauri-fio fi tcnea,hebbe ilfucceflòre,Gallinico di nome,ilquaIe |>oco tempo vilìèjonde di nuouo fu ipedito Smeraldo,che II I' Corcirefi ottenne nouelli ioccorfi. Ma,morto Maurizio, ed eletto Foca, fu à SmerardofoflituitoEflàrca Gio-uanniLemigio, il quale, per la fua auaritia, e fuperbia, fu dal popolo di Rauenna tagliato à pezzi. Nè meno auuen-ne allo ftcflb Foca,trucidato da Prifco, genero di Eraclio-ne, che, reggendo gli efèrciti, volle con la potenza faro fuo figlio Eraclio Imperatore. Fu da Eraclio, mentr’egli contro Cofdroe Re di Perfia combattea, mandato Eleu-terio in Italia, à fine di caftigarel’iniòlenza di Giouanni Cafino,che, doppo la morte dell’Eflàrca Lemigio, da,, gouernatore, ch’egli era di Napoli, fi fediranno. Eleu-terio in Corfu fi prouide di quanto gli bifògnaua per l’imprefà : hebbe naui,e ioldati,co’ quali vinfè, e vccife il ribelle, fòggettando di nuouo quanto s'era fòlleuato con Giouanni Catino. Ma Eleuterio infedele, in vece di fpec-chiarfi nell’efèmplo del morto, dellefue pretenfìoni fi fece fpecchio ; onde arriuato à Rauenna,Re d'Italia fi fé intitolare . Poco à ogni modo godè egli l’vfurpato Regno, mentre da alcuni foldati, che filmarono dar guflo all'imperatore, fu trafitto per lo cammino di Roma, oue ne gius y per cignere il fuo capo con l’immaginaria Corona-. Eraclio in tanto, che da Cofdroe non hauea potuto otte- • nere la pace, fi apparecchiaua alla guerra ; alla quale conforterò i Corcirefi con fèffantanaui, e quattro mila foldati, che