12.6 Della Hiftoria di Corfu. t predicanone Euangelica, e ambo vollero oltreiloro confini portar vittoriofo il veiTillo della Croce del Redentore . Onde vniti nauigarono à Corcira, in faccia alla quale , nelTIfoletta di Pitia, hora di Vito, fermaroniì, e qui ereflèro al Pro&martire S. Stefano vna C hieià con, loro grande fatica. Accorfero dalla Città molti à vedere il nuouo edificio, tutto differente dagli altri templi a gl’idoli coniàgrati ; ealcuni, (limando , che que' Santi ha-ueiscro ricchezze s’inuogliai ono di rubarli. O quali rapine à voi fi apparecchiano fortunati Ladroni ! Gitene/ pure, che ruberete i teiori della Sapienza, e icienza dell’-Altiflìmo,che danno nelle mani di quei Prelati. Voi volete rapire, e farete rapiti dalla gratia, onde farà vicendeuo-le il furto ; poiché voi ruberete il Paradilò, e farete rubati aU’intemo. Pailarono di notte in qualche numero à Pitia, e la notte lor fe incontrare il giorno della vera credenza 5 cercarono dentro la Chiefa Toro nafcoflo, e fi veggono auanti vna miniera, che, benche del continuo fi caui, mai nonfinifee.. Giaiòne, e Soiìpatro, mentre,orando à chiufi occhi, incontrauano il cielo ienza vederlo, furono fuegliati dallo ftrepito, e dalie voci de’mafnadieri, che nulla trouando Iagnauanii,4ècerolor trouare molto, à cui non penfauano, Segnatili con la croce cominciarono a predicare à quella ciurmaglia, che fi fermò attonita, il nome di Giesù, la vita di Crido, i fuoi miiacoli, e la fu