272* Della Hiftoria di Corfù. alTaisalto, colpito difgratiatamente da vna palla perfeljJ vita ; ma non perfcro il coraggio gl i aggreilori, i quali, (calando le mura aftrinièro la terra à cedere al loro inuitto valore. FùPacquifto di Galipoli caufa della pace, che fi conchiuiè, à fòmmofsadi Ferdinando,nel 1484 confom-ma gloria de’ Venetiani, a’ quali, per gli capitoli, rimafe il Polefine, oltre altri luoghi de’ nimici, che in damo prima haueano tentato l’Ifola di Curzola, dal Marcello,e da, cento Grippi Corcirefi difeià con eftrema fortezza. Non auuenne in tempo di quefta guerra nouità alcuna nell’ Ifola,iénonchenel 1480 fu eletto Protopapà Leone Ro-cochefalo, e nell’ottantadue Arciueicouo Bernardo Soriano,nobile Veneto,creato da Pio Terzo,Sommo Pontefice,Prelato di meriti intigni,che ordinò,in rendimento di gratie à Dio, per effer celiata la pefte, vna {bienne proccf-fione,che fi fà pure à tempi noftri in comtnune da’Latinije da’Greci. Nè fino al 9 5 io truouo altro degno di icriuerfi, effendo ftata la Republica con poca guerra, e Corfu con-, molta pace, qual fi ruppe perl’inuafione de’ Francefi nel Regno di Napoli, che {òpra le altre Prouinciedel mondo {oggetto alle volubilità, in poco tempo fi vide cangiar padrone, con fentimento de’ Principi delP Europa. Caufa della moifa de’ Galli fu Ludouico Sforza, detto il Moro, cheà nome di Gio: Galeazzo fuo nipote gouernando lo Stato di Milano, affettaua la Signoria, qual, berichegià g andicello egli fuife, non volea rendere al legittimo Duca . E perche Ferdinando di Napoli, e Alfonfofuo tìglio con le minaccie l’aftrigneuano alle coiè del douere, egli, e per mantcnerfi nel dominio, e per vendicarfi nel mede-fimo tempo di coloro, che voleuano il laiciaife, inuitò con