z6o Delia Hiftoria di Corfù. con la ipada alla mano ; del refto sfortunatifTimo almeno perche, portando il nome del primo fondatore, fu l’vlti-ma rouina della greca grandezza. Apparecchiarono i Principi di Ponente qualche foccorio, ma prima, cho airiuaflè, cadde Coflantinopoli, poco difefà, e molto tradita , particolarmente da que’ di Pera , per tacere il nomo di chi al primo attacco de gl’infedeli fi pofè in vna infe-delillima fuga ; ladoue de1 Venetiani, che à cafo fi truo-uauano nella Città attediata, perche mai non vollero abbandonare i polli, morirono quaranta fette gentil’huo-mini, e venti rimaièrofehiaui, oltre la gente più minuta, che arriuaua al numero di forfè due mila combattenti , parte trucidata, parte ridotta alle miferie delle catene . Giacomo Loredano, Generale della lega tra il Pontefice, la Republica, e Alfonfò Re di Napoli, benche fi affrettane , non fu à tempo di dar mano al pericolante Imperio, ch’era precipitato ; onde lì accinte à reprimere l’audacia deJ nimici, che per mare, e per terra, deuaflauan la Grecia. Poiché l’aftuto Maumetto, per diuertire le forze Criftiane, hauea mandato T urcano fuo valorofo capitano nella Morea contro Demetrio, e Tommaiò Paleologi, fratelli di Collarino,che iui gouernauano l’armi; e poi Agìas»' Bei con quindeci mila Turchi fotto Parga, e Caniz Zibei condiecemila all’affediodi Butrintò, l’vna, e l’altradi-icfa da’ Corcireli. Non fi fmarirrono 1 valorofi difenfori all’improuifo attacco, ehauendo hauuto rinforzi di fol-datefea Corfìota, à lpeiè delCommunealfoldata, fiac-cinièro à ribbattere coi valore la barbara violenza. Co mandauano ( come hoggidi ancora ) nel vno, e l’altro luogo Nobili di Corfù, i quali hor difendendo le mura da e1»