Libro Quinto2,79 piìi, che Cartiglia e Aragona, a’tempi di Ferdinando, e d'IÌàbella, erano vnite fotto la medeiima Signoria. Mentre la guerra durò non auuenne in Corcira cofa di riguar- i deuole fuora dell’elettione di Giacomo Chino in Protopapà , che fucceflè nel 15 00 con fodisfattione vniuerfale de’Greci,e Secolari, ed Ecclefiafticj. Ne fino al none fo-pra il cinquecento nacque nouità di confideratione; eccettuatine alcuni ordini, fatti dal Principe per regola di buon gouerno, come furono, che il rifcuotere,& il pagare denari dicamera non fi polla fare, che nella medeiima camera fotto pena di cento ducati: chei Cancellieri tanto ciuili, quanto criminali in niun modo portano efami-narteftimoni,cheallaprefenzadi vnde’giudici annuali, ò del Bailo Proueditore: che il lucro delle fentenze, fot-topofte à carati, fia diuifo la metà a’giudici annuali, e l’altra metà al Cancelliero, e alla Camera Fifcale, oltre la pena commune; douendofi dimeié in mele riicuotere dal Configliere della caifa con l’vtiltà per lui di due ioli per cento : che ne’ Maggiftrati de’Reggimenti ordinari que’ teftimoni, che non iàpefsero lòttoicriuere di propria mano , fufsero efiiminati auanti i Giudici annuali, ò vno de’ Sindici della Communità, à fine, che da’miniftri inferiori nonfipotefse vfar frode di forte alcuna. Si fecero tali léggi nel 15 o 5, e nell’otto di quel fecolo da Giulio Secando Sommo Pontefice fu creato Arciuefcouo di Corfiì C&irtofàlo Marcello, Nobile Veneto, Prelato, che alla, bontà de’coftumi accoppiaua fingolare eruditione, come ne fanno fede i fuoi fcritti, fra’quaTiniìgne fi vede l’opera dell’autorità del Papa contro Lurero, e quella dell’anima in Tei libri diuifa. Compoiè anche due ornatiflnne Ora- tioni,